Partecipare ad un tour mondiale deve fare un grande effetto.
Le luci, il pubblico, la folla in delirio, sei sotto l’occhio di tutti, fans, giornali e tv. Anche se sei un ballerino e non la star assoluta, ma se la star si chiama Madonna ed il tour è il “Blond Ambition Tour”, allora le cose cambiano e tu brilli della sua luce riflessa.
Madonna, l’accentratrice per eccellenza. I suoi spettacoli fanno scuola. All’epoca coda biondo platino e il corsetto a punta,dettò moda. Forse il suo tour “per eccellenza”.
Siamo nel 1990 e la Ciccone, all’apice del successo parte per il suddetto tour.
Questa volta si fa accompagnare da un regista (Alek Keshishian) che la segue con la telecamera giorno e notte, tipo docu/verità, come un reality inaugurando il genere con quasi vent’ anni di anticipo. Madonna è Madonna.
Tutto inizia con le prove del tour quasi un anno prima e la scelta del corpo di ballo. In questa occasione conosciamo sei baldi giovani: Kevin, Carlton, Luis, Jose, Salim, Gabriel e Oliver, per loro la vita cambierà per sempre.
Il docu/film si chiama “A letto con Madonna”, un reportage sul dietro le quinte del tour. Vogliamo crederci davvero che quella che si vede in privato è la vera Madonna, noi fans crediamo a tutto! I sei ballerini, 6 gay ed uno etero, sono protagonisti con lei, le loro vite vengono messe in piazza ad uso e consumo di Madonna e diventano loro malgrado delle star.
Passano quasi 25 anni dalla fine del tour. Lo scorso anno esce al cinema, in poche e selezionatissime sale, un ennesimo documentario, quasi il proseguo di A letto con madonna, titolo: STRIKE A POSE.
Il titolo è preso dalle rime di una canzone di Madonna, Vogue e svela davvero chi sono i protagonisti: I ballerini del suo mitico tour.
In Strike a pose si raccontano. Un pochino più vecchi ma sempre con la voglia di danzare. In questi anni sono rimasti amici e per l’occasione tornano insieme..
Essi non sono più sette, ma sei, Gabriel Trupin è deceduto per aids, era malato già ai tempi del tour e non è l’ unico ad essere siero positivo. Si scopre nel documentario, che anche altri due, Salim e Carlton, lo erano.
Gabriel Trupin, era un bellissimo ragazzo di colore, deceduto nel 1995, a 19 anni fu scelto da Madonna per ballare con lei. Ha raccontarlo ora è la madre, Sue Trupin. Nel film A letto con Madonna lo si vede scambiarsi un bacio con Salim, bacio non è censurato come anche le riprese al pride americano a cui i ballerini parteciparono, scene forti ed inusuali per l’epoca, ma Madonna anticipa sempre tutti, nel bene e nel male. Oggi non ci sarebbe nulla di strano. Si scopre anche che lo stesso Gabriel con Kevin Stea ed Oliver (unico etero del gruppo) fecero causa a Madonna per aver reso la loro vita “intima” pubblica.
Pare che lo stesso Gabriel chiese invano di tagliare la scena del bacio dal film, ma lei non volle sentire ragioni.
Gli altri hanno continuato le loro vite: Salim Gauwloos detto “SLAM” insegna danza, è ancora un bellissimo uomo. All’epoca fui utilizzato da Madonna in molti video, il ragazzo muscoloso con il carre’ nero (per chi se lo ricorda). Forse il ballerino più sexy del tour.
Luis Camacho, eccentrico anche oggi come allora, fa la Drag Queen, racconta che fu lui con Jose Gutierrez ad insegnare a Madonna i passi cardine del ”Vogue”.
Jose Gutierrez dopo un periodo di difficoltà economiche continua a danzare, ed è un eccellenza della danza mondiale, Carlton Wilborn, fu l’unico a non essere triturato e poi gettato via da Madonna, che lo volle per il suo successivo tour ( The Girlie Show), ora ammette come ha fatto Salim di essere sieropositivo e di non aver raccontato nulla a nessuno all’epoca del tour, insegna danza ed ha recitato in programmi televisivi e scritto un libro.
Oliver Crumes, ha messo su famiglia e fatto il cameriere, omofobo all’epoca del tour, (lo ammetteva tranquillamente definendosi l’ unico “normale”). L’amicizia con gli altri sei ballerini gli ha fatto cambiare idea. Oggi dimostra più anni di quelli che ha.
Kevin Stea lo conosciamo anche qui in Italia. Ha ballato nella nostra tv per anni, ballerino, coreografo è quello che ha saputo meglio sfruttare la situazione.
Il film dura un’ ora e trenta, i toni sono pacati, la musica si è spenta e a parlare sono gli uomini e non solo i “ballerini di…”, frutto anche dell’esperienza che 25 anni fa gli cambiò la vita per sempre, questa fratellanza li ha uniti a doppio nodo.
Madonna compare solo all’inizio, da apripista, da collante e poi scompare, spazio a loro per una volta.
Sembrano sinceri, un po auto-commiserativi, si accenna a depressioni e dipendenze da stupefacenti.
La Dea, i miracoli li fa solo per se stessa.
Strike a pose… there’s nothing to it..
Autore dei romanzi "La pecora Rosa"e "Crazy Bear Love" e "A Destra dell'Arcobaleno" e giornalista,Carlo Ditto con la sua ironia e il suo tono sempre sopra le righe,riesce a raccontare in modo davvero unico,la quotidianetà.Nella sua rubrica "L'angolo della Pecora Rosa",accompagnerà i nostri lettori nel mondo LGBT.