Arriva in doppia cifra con l’albo numero 10, dal titolo Pinkerton Lady, la serie Tex Willer che ci racconta le avventure del giovane Tex quando ancora non era un Ranger ma un fuorilegge braccato dai cacciatori di taglie, un tipo poco raccomandabile ma con già “in nuce” moltissimi dei tratti morali che lo hanno poi nei decenni reso una granitica icona del fumetto italiano.
Dopo due minicicli introduttivi imperniati sul tesoro dei Pawnee e sulla bella principessa indiana Tesah, utili a cucire la trama con gli esordi tematici della serie regolare ma anche a farci conoscere un Tex più spaccone ed impulsivo, la fase di assestamento è terminata: ci siamo ben ambientati in questo filone narrativo che fa da prequel alle storie che conosciamo, e quindi Boselli ha deciso che è il momento di calare sul tavolo il carico pesante.
Per chi ancora non avesse letto l’albo, lasciamo qui l’abituale allerta spoiler, perché piccoli e grandi colpi di scena o rivelazioni è meglio gustarseli prima sulle tavole.
Pinkerton Lady è un albo che fa il classico botto perché vede l’ingresso in scena di un vero totem tra i nemici di Tex come Steve Dickart, alias Mefisto, un personaggio che per come lo conosciamo è riduttivo definire semplice illusionista ma che all’epoca dei fatti non sembra ancora maneggiare la magia nera.
Inoltre la storia in questione muta completamente gli scenari narrativi, conducendoci nel cuore dell’America di metà ‘800 lacerata dai dibattiti sulle questioni razziali tra stati abolizionisti e stati schiavisti, nei quali è protagonista un allora aspirante senatore del quale forse avete sentito parlare: Abraham Lincoln. Seguiamo così le vicende di Kate Warne, la Pinkerton Lady del titolo, altro personaggio storico realmente esistito, incaricata di indagare sul complotto ai danni del futuro presidente Lincoln.
I filoni attraverso i quali si dipana la storia sono diversi e convergono solo in parte: assistiamo ad esempio alle prime malefatte di Mefisto e della sorella Lily, senza che le loro strade incrocino direttamente, almeno per ora, quelle di Tex; veniamo messi a parte dell’intrigo politico sul quale indaga l’agenzia Pinkerton; e per finire ci viene proposto con degli scambi vivacissimi l’incontro di Tex con Kate Warne, probabilmente la parte più gustosa di questo preambolo.
Il ritmo costruito da Mauro Boselli è incalzante e vede i protagonisti muoversi sui propri scenari in un albo ricco di azione e situazioni rocambolesche propedeutiche, ne siamo certi, a sviluppi ancora più serrati quando le diverse strade si intrecceranno, forse già dal prossimo numero.
Finalmente vediamo un Tex davvero tutto nuovo, mosso da ardore e sventatezza giovanile, da una buona dose di spacconeria e (forse) anche dagli ormoni del ventenne. Non prenderemmo sottogamba infatti i battibecchi e le schermaglie verbali con l’astuta e seducente Kate Warne, personaggio femminile tenace e dalla dialettica pungente, e ci aspettiamo qualche colpo di scena anche in questo senso!
Chiuso lo spoiler, ci soffermiamo sul ritorno ai disegni del tratto meticoloso e realistico di Roberto De Angelis, che realizza per questa storia delle vignette di concretezza quasi fotografica, tutte da gustare. Per chi ha amato le cupe ambientazioni da lui realizzate per Nathan Never lo stile resta sempre riconoscibile, ma acquista una sorprendente e inedita luminosità in un tratteggio sempre ben definito che conferma quanto di buono visto sui primi 4 albi di questa serie. È di certo anche merito suo, e non del solo Boselli, se la storia risulta così compatta ma senza peccare di superficialità.
Per finire, la fiammeggiante copertina di Maurizio Dotti, con il “mefistofelico” sfondo rosso che introduce il villain, è una sorta di ritorno alle origini di certe copertine minimal della serie regolare e rompe la continuità delle prime 9 copertine fino ad ora viste su Tex Willer, tutte di stampo cinematografico nell’illustrare singoli momenti cruciali contenuti nei rispettivi albi.
uscita: 21/08/2019
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 64
Soggetto: Mauro Boselli
Sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Roberto De Angelis
Copertina: Maurizio Dotti