Con il numero 10 della collana Tex Willer, ispirata alle avventure del giovane Tex, siamo entrati in un nuovo miniciclo narrativo che a quanto trapelato dovrebbe essere composto da 4 albi. Abbandonati almeno per ora gli scenari di frontiera e le avventure nelle praterie del vecchio West, in questo caso Mauro Boselli ci sta guidando in una trama ricca di intrighi che prosegue con I cospiratori di Saint Louis, l’albo numero 11.
A fare da sfondo alla vicenda c’è ora la politica americana di metà ‘800, un periodo storico nel quale ferveva il dibattito tra stati abolizionisti e stati schiavisti, e tra i protagonisti di tale scontro iniziava a farsi largo un giovane avvocato originario del Kentucky destinato a fare parecchia strada, non solo perché candidato alla carica di senatore dell’Illinois: Abraham Lincoln.
È ai suoi danni che una misteriosa organizzazione sta mettendo in piedi una cospirazione nella quale Tex riesce ad infiltrarsi per collaborare con Kate Warne, l’agente inviata dall’Agenzia Pinkerton per proteggerlo, a quanto pare su commissione del partito repubblicano.
I segmenti narrativi sono sostanzialmente 3, e scorrono parallelamente salvo incrociarsi, almeno per ora, soltanto di sfuggita, con tutte le sfumature del caso a comporre una trama avvincente e dagli sviluppi che promettono parecchio. In una riuscita miscela fatta di intrighi e indagini, spy story e un pizzico di occultismo, Mauro Boselli ci sta anche instradando verso il primo incrocio tra Tex ed il suo rivale per antonomasia, Steve Dickart alias Mefisto, che assume anch’egli un ruolo nella cospirazione… naturalmente nella fazione avversa a quella del futuro Ranger.
Rispetto alle precedenti storie della collana è evidente un uso più massivo dei dialoghi, inevitabile per una storia dagli ingranaggi così complessi e delicati: la risaputa e gradevolissima verbosità di Boselli si dispiega al punto da far rimpiangere, per la prima volta dal debutto di questa collana di inediti, la foliazione ridotta a sole 64 pagine.
Tra gli episodi più gustosi dell’albo, due in particolare si fanno apprezzare per vivacità ed ironia. Il primo è una sorta di flashback che si riallaccia all’albo precedente, completando a puntino il rocambolesco incontro tra Tex e Kate Warne e mostrandoci altri risvolti della complicità che si instaura tra i due. Il secondo è dettato da una “captatio benevolentiae” che l’autore riversa e mette al servizio della figura di Lincoln, il quale alla sua prima apparizione risulta istrionico, arguto, sornione, sommerso dai libri e già dedito a quell’ideale della parità dei diritti al quale avrebbe votato tutto il resto della sua vita.
Si conferma ineccepibile e concreto l’approccio di Roberto De Angelis anche a questa storia, con tavole ben ritmate nonostante manchino scene di azione pura come in altre occasioni. Volti ed espressioni sono sempre ben caratterizzati, e per di più in molte occasioni Tex assume veri atteggiamenti da spaccone che De Angelis ha contribuito a rendere ancora più incisivi, differenti quanto basta da quelli granitici che conosciamo sulla serie regolare.
Per la copertina, Maurizio Dotti ha stavolta scelto la strada della composizione di eventi e situazioni, non compiendo quindi una vera fotografia di un preciso momento narrativo dell’albo come in altre circostanze: un passaggio obbligato il suo verso i successivi albi che si annunciano abbastanza movimentati.
uscita: 19/09/2019
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 64
Soggetto: Mauro Boselli
Sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Roberto De Angelis
Copertina: Maurizio Dotti