Pageboy. La mia storia di Elliot Page, Sara Crimi, pp 288. Ed.Mondadori
Il bellissimo ragazzo che vedete in copertina è Elliot Page, conosciuto un tempo come Ellen Page!
Attore molto stimato in America per la nomination all’oscar per Juno, e popolare per serie come X-Men e The Umbrella Academy, firma di proprio pugno la sua biografia dove racconta la sua transizione da Ellen a Elliot.
Ellen Page nasce e cresce nella freddissima Canada, i genitori si separano e lei viene affidata al padre.
Ellen fece il primo coming out come gay circa quattro anni fa e iniziò raccontare un po’ la sua vita, le difficoltà dell’accettazione di se stessi, il bullismo e soprattutto le problematiche delle essere gay per una ragazza nella terra di Hollywood, soprattutto dopo il successo di Juno dove tutti a partire dallo staff, i produttori e la famiglia la volevano: etero e femminile. Forzata ad indossare vestiti attillati e a portare i capelli lunghi, lei ne esce distrutta e inizia a soffrire di disforia di genere (la disforia di genere può essere descritta come una condizione di disagio e persistente sofferenza causata dall’avvertire la propria identità di genere diversa rispetto al proprio sesso biologico. Alcune persone, ad esempio, si sentono e vivono come una donna pur essendo nate in un corpo maschile) non a caso scrive di odiare gli specchi.
Lei è felice se viene scambiato per un ragazzo e se lo specchio gli riflette una figure maschile.
Ellen è stressata e stanca, finché un giorno fa un secondo coming out come transessuale con una lettera pubblica. Il dolore di un persona che sa di essere nata in un corpo sbagliato.
Lei scrive che uno dei giorni più belli della sua vita è stato quando si è sottoposta alla mascolinizzazione del torace (è un intervento di chirurgia plastica e ricostruttiva che permette di creare un torace maschile attraverso la rimozione del seno) e celebra quell’evento con una foto a torso nudo postata su IG.
Elliot prende forma anche dall’ esterno.
Nel libro parla anche delle relazioni con le colleghe come Kate Mara, Olivia Thirlby nonché della ex moglie Emma Portner con cui ha avuto un rapporto travagliato. E si sofferma poco sulla sua carriera, c’è molto spazio per Elliot persona, non per l’attore.
Un libro di rinascita, e non mi aspettavo fosse così esagerata l’omofobia presente nella sua vita, quasi una persecuzione.
Non è una storia scontata, e credevo che un personaggio famoso avesse maggiore libertà, invece pare di no, Ellen Page ha subito il bullismo e le prevaricazioni legate al “genere” come tutti gli altri.
Elliot ne è uscito vincitore.
Toccante, malinconico e delicato