Le carte napoletane, introdotte nel Regno nel XVI secolo, nel pieno della dominazione spagnola, sono diventate nel corso dei secoli una delle tipologie di carte più diffuse e amate in tutta Italia e non solo. Caratterizzate da simboli e semi molto simili alle carte già in uso proprio in Spagna, quelle napoletane rappresentano oggi un vero e proprio simbolo della città partenopea e vengono quotidianamente utilizzate, nel formato tradizionale così come online, per alcuni giochi molto famosi. Vediamo insieme quali sono i più conosciuti.
Le carte napoletane tra tradizione e innovazione
Composto da 40 lame suddivise in 4 semi, ossia denari, bastoni, coppe e spade, il mazzo di carte napoletane è presente in quasi tutte le case degli italiani, non soltanto all’ombra del Vesuvio e nel resto della regione, tanto da essere divenute un’icona della napoletanità nel mondo. Il successo di queste carte è dovuto a diversi motivi, sia di natura artistica, poiché soprattutto in passato queste venivano realizzate da abili disegnatori, che di tipo sociale e culturale: nel corso dei secoli, infatti, le carte napoletane sono diventate centrali per la pratica di diversi giochi molto apprezzati sia tra il popolo che presso i nobili dell’epoca e trasformate in oggetti di culto, utili addirittura per prevedere il futuro al pari dei tarocchi, leggendo tra i simboli di fortuna e sfortuna presenti al loro interno ciò che il futuro potrebbe riservare.
Il fascino delle carte napoletane non è diminuito neppure con l’arrivo delle nuove tecnologie e anche oggi che ci troviamo nel pieno della rivoluzione digitale, questi antichi strumenti di gioco si ritrovano a vivere una seconda giovinezza su portali e app che permettono di praticare i vari passatempi. Il fenomeno, peraltro, ha coinvolto anche molti altri svaghi tradizionali, come per esempio lo stesso poker, che pur vantando origini antiche è oggi uno dei giochi più praticati in versione web, oppure giochi da tavolo come scacchi e dama.
Ma quali sono i giochi da praticare con le carte napoletane più diffusi sia offline che online?
La Scopa napoletana
La Scopa è probabilmente il gioco più famoso al mondo da fare con le carte napoletane, un passatempo tanto semplice a livello di regolamento quanto coinvolgente e in grado di unire allo stesso tavolo generazioni diverse di giocatori. Le origini della Scopa si fanno risalire ad altri giochi spagnoli, come la Escoba o, secondo altri, la Primiera e lo Scarabucion. In ogni caso, è almeno dal ‘400 che i napoletani si dedicano a questo gioco, inizialmente diffuso soprattutto tra pescatori e navigatori presenti nel porto cittadino e poi esploso in tutta la città.
Per giocare basta un mazzo da 40 carte, che una volta mescolate vengono distribuite in numero di 3 a ciascun giocatore mentre altre 4 carte vengono messe sul tavolo. Lo scopo è quello di prendere le carte presenti sul tavolo utilizzando il valore di una delle carte in mano e se si fa propria l’ultima carta presente a terra si ottiene una Scopa, che vale un punto aggiuntivo. Gli altri punti vengono totalizzati raccogliendo il maggior numero di carte totali e di quelle a denaro e il settebello (ossia il 7 denari).
Una variante altrettanto apprezzata è lo Scopone, che segue regole simili ma mette in competizione due coppie di giocatori.
La Briscola
A Napoli quasi tutti sanno giocare poi a Briscola, un altro passatempo molto semplice e divertente. Qui, sempre utilizzando il mazzo da 40 carte, si distribuiscono 3 carte a ogni giocatore e si scopre la prima carta del mazzo, il cui seme sarà quello di Briscola; scopo di ogni mano sarà quello di ottenere la carta con seme di Briscola con il maggior valore di presa.
A ogni carta viene attribuito un punteggio e la vittoria finale andrà al giocatore o alla coppia che ottiene il maggior numero di punti sommando le carte vinte in ciascuna mano. Dal momento che il totale dei punti disponibili è 120, vince chi riesce a superare i 61 punti.
Il Tressette
Molto popolare è infine il Tressette: qui una volta distribuite le carte tra i partecipanti, in genere 4 giocatori, chi detiene il 4 denari inizia la mano e sceglie il seme detto “palo” che tutti dovranno giocare in quel round. Vince la mano chi riesce a giocare la carta con seme corrispondente al palo dal valore più alto. Così come per gli altri giochi citati, anche il Tressette vanta oggi diverse riproposizioni digitali, che permettono a chiunque di divertirsi via web anche in mancanza di compagni di tavolo reali, una soluzione molto apprezzata che sta avvicinando molti curiosi a questi giochi che hanno fatto storia.