L’amicizia è il rapporto più raro che si possa stabilire tra due o più individui. Quella vera ed indissolubile è merce preziosa; da custodire gelosamente, alimentare di giorno in giorno e difendere. Quante amicizie vengono interrotte da malintesi o tradimenti emozionali, tante altre si consumano col tempo, lentamente, partendo dagli strati superficiali per poi entrare nelle viscere ed a quel punto, quando ormai gli organi fondamentali sono compromessi, diventare cenere. Rispetto all’amore dove il cuore ha la meglio su tutto, qui il muscolo cardiaco va a braccetto con il cervello percorrendo strade parallele. Sì, perché l’amicizia non è solo un sentimento dovuto all’impulso del momento o alla chimica, ma è soprattutto ragione: non si può pensare di restare amici senza essere in grado di affrontare le sfide e le diversità che la vita ci pone innanzi.
Assai difficile per me restringere il campo ad alcuni titoli riguardanti l’argomento, ma sicuramente possono essere definiti buoni rappresentanti per questo tema.
L’amico ritrovato di Fred Uhlman
Più che un romanzo, una perla data la sua brevità perché “tante pagine” non fanno obbligatoriamente un buon libro. Qui l’amicizia adolescenziale supera il tempo, si consolida, si spezza, si ricompone ed è messa a dura prova dalle leggi naziste, tanto che Hans sarà costretto fuggire all’estero e scoprirà la verità sul destino dell’amico Konradin solo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un libro in cui non c’è spazio per la retorica sebbene il periodo storico possa darne la possibilità.
Amicizia: anti Olocausto
Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse
artista vagabondo. I due rappresentano lo Spirito il primo e i Sensi il secondo. Elementi che invece di cooperare restano disgiunti apportando insoddisfazioni ai personaggi che solo lasciandosi andare potranno ritrovare la loro natura e realizzazione. Fortissimo è il tema del confronto tra l’individualità umana e l’armonia dell’universo che rappresenta il punto d’arrivo per chi comprende la verità delle cose.
Amicizia: ascetica
Due di due di Andrea De Carlo
Molti potranno storcere il naso per questa scelta: De Carlo o lo si ama o lo si odia, ma di sicuro è un maestro nel raccontare l’amicizia, tema ricorrente, anzi fisso in ogni suo libro. Il rapporto è di tipo scolastico, nato tra i banchi del liceo, in pieno ’68. Un legame che tende perdersi per il tempo che scorre e le scelte diverse, cerca di essere alimentato dalle esperienze, dai viaggi come se nuove culture potessero tenere a bada i tormenti di due giovani per nulla formati, ancora acerbi di vita. I personaggi tendono a nascondersi dietro impalcature di carta e scelte forzate.
Amicizia: immatura
I ragazzi della via Pàl di Ferenc Molnàr
Chissà se i ragazzini leggono ancora questi classici o li guardano sugli scaffali dei genitori con fare scettico ed annoiato. Un libro che si presta ad un pubblico vasto dove di sicuro l’adulto riuscirà a leggervi quanto i bambini della storia siano vittime inconsapevoli del sistema di “lotta” tipico dell’uomo. Ragazzini che giocano alla guerra, due fazioni avversarie, personaggi (tanti) caratterizzati fin nel più piccolo particolare. La presa di un territorio che rappresenta l’Eden, scontri e grida porteranno i ragazzi a smettere inconsapevolmente i panni di bambini e diventare soldati sacrificando nel senso più stretto del termine se stessi.
Amicizia: eroica
Storia del gatto e del topo che diventò suo amico di Luis Sepùlveda
Un metafora sui valori dell’amicizia, della lealtà e della solidarietà e il rifiuto di ogni forma di discriminazione del diverso e del nemico. Il gatto Mix scoprendo un topolino decide di non far prevalere la sua indole, ma preferisce conversarci. Sepùlveda utilizza la storia come spunto per stillare un decalogo dell’amicizia: “Fra amici bisogna dire sempre la verità”; “Un amico capisce i limiti dell’altro e lo aiuta”; “Quando gli amici sono uniti, non possono essere sconfitti ” e via discorrendo. Di certo principi che ad un adulto faranno sorridere, ma sicuramente basilari per i più giovani.
Amicizia: retorica
L’aiuto di Kathryn Stockett
Siamo negli anni ’60 in piena rivendicazione dei diritti dei neri ed il libro racchiude le esperienze di domestiche afro-americane a servizio di signore bianche. Non tutte le storie sono crudeli e brutali, molte sono delicate e gentili. Qui l’amicizia dà forza, aiuta a schermarsi dal periodo storico, è simbolo di sostegno e coraggio. Donne caparbie impossibilitate ad un normale inserimento in una società razzista. Tre punti di vista simbolo di una società che per fortuna è mutata lasciando profonde cicatrici su chi si è battuto per ottenerla subendo ingiustizie e segregazioni.
Amicizia: combattuta
Dedicato alla mia amica di sempre e per sempre C.