Non era una gara scontata quella tra il Napoli e il Verona oggi pomeriggio allo stadio San Paolo: una settimana di polemiche infuocate, la squalifica di Higuain e le rinnovate velleità di salvezza degli odiatissimi gialloblu avevano regalato qualche preoccupazione allo squalificato Sarri: se aggiungiamo le assenze di Koulibaly e Mertens per squalifica il quadro è completo. Fortunatamente il campo ha spazzato via qualunque dubbio sulla tenuta psicofisica dei partenopei che, guidati da un Hamsik stellare e da un Callejon in versione extra lusso hanno messo alle corde l’Hellas sin dal primo minuto. E già perchè dopo pochi minuti Insigne timbrava il palo su calcio di punizione, palo bissato poi da Gabbiadini su fantastico assist di Hamsik. Verona salvo ma alle corde: in mezzo al campo comanda Jorgihno, supportato da David Lopez, preferito ad Allan, in difesa Albiol e Chiriches controllano senza problemi. Proprio il difensore spagnolo è protagonista di un siparietto con l’arbitro Celi: su una azione d’angolo la maglia gli viene strappata letteralmente e, alle sue rimostranze, viene ammonito dall’arbitro. A fine gara i veronesi ne chiederanno l’espulsione a dimostrazione che le interviste post partita sono un mero esercizio per chi farebbe meglio a rimanere in silenzio. Prima del gol di Gabbiadini che sblocca la gara, protagonista assoluto, come spesso capita da queste parti, è il portiere degli scaligeri Gollini che ferma due volte Gabbiadini con altrettanti miracoli. Sembra stregata la porta dell’Hellas ma, come anticipato, al minuto 33, ennesimo lancio di Hamsik per Callejon che calcia al volo, Gabbiadini vanifica l’ennesimo prodigio di Gollini mettendo in rete di testa. Gioia incontenibile per Manolo che si gode l’abbraccio dei compagni. Nel corso dei due minuti di recupero, azione magistrale di Hamsik che, pressato e subendo fallo, lancia Callejon tutto solo verso la porta nemica, Suoprayen lo stende, rigore e rosso per il difensore dei veneti: Insigne è freddo e dal dischetto chiude la gara.
La ripresa risulta essere una formalità, il gioco è più lento, il Napoli controlla e concede ai veronesi giusto un paio di tiri dalla bandierina comunque senza esito. Calzona, secondo di Sarri, sostituisce Gabbiadini, Hamsik e Ghoulam con El Kaddouri, Chalobah e Strinic mentre Del Neri lancia Pazzini e Marrone, ma ci vuol ben altro.Alla metà della ripresa, l’ottimo El Kaddouri dalla destra serve una palla splendida per Callejon che segna, chiude la gara e risulta decisivo in tutte e tre le azioni gol del Napoli.
Finisce 3-0, risultato che, visto soprattutto il primo tempo, sta stretto agli azzurri che avrebbero potuto segnare almeno il doppio dei gol. La vittoria mantiene il ciuccio a meno sei dalla Juve e, momentaneamente, la Roma a sette punti (giallorossi impegnati nel Monday night contro il Bologna), ma soprattutto dimostra come questa squadra abbia la forza di volontà per affrontare situazioni insidiose e le prossime (speriamo poche) gare senza lo strepitoso Pipita, incredibilmente squalificato per quattro giornate dal parziale giudice sportivo Tosel. Accantonato il sogno scudetto (salvo clamorosi e inaspettati crolli bianconeri) sia a causa della scellerata prestazione di Udine sia grazie ai soliti aiuti alla Signora nei (rari) momenti di difficoltà, l’obiettivo è puntare al massimo per tenere lontana la Roma e arrivare allo scontro dell’Olimpico con un vantaggio di almeno quattro punti. Sabato sera a Milano, vincendo, i ragazzi di Sarri potranno afferrare il primo obiettivo stagionale, ovvero blindare almeno il terzo posto per il quale qualunque tifoso azzurro avrebbe messo la firma ad agosto.