Molti napoletani conoscono senz’altro questo luogo e chi va al mare nella zona di Posillipo avrà visto certamente qualcuno tuffarsi da quello che resta della villa, nonostante la sua pericolosità. Per chi non la conosce, la villa si presenta come un palazzo fatiscente. I resti di una colonna a base ionica ed una nicchia in laterizio si possono vedere da Marechiaro, mentre andando verso la Gaiola si può ammirare quello che resta della “villa degli spiriti” anche detta “Villarosa. Proseguendo poi lungo la costa, verso occidente, è possibile notare il perimetro della “Scuola di Virgilio” dove si riteneva che egli vi praticasse arti magiche. Fu poi li che l’autore dell’ Eneide morì.
Ci sono tantissime storie legate alle leggende di Neapolis.
La villa fa parte dell’antico borgo di Marechiaro e giace sulle acque del golfo di Napoli ed è diventata area marina archeologica protetta
La Villa degli Spiriti resta l’unica traccia dell’antico Ninfeo fatto erigere da Publio Vedio Pollione e dove l’Imperatore Augusto, decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita.
Molti pescatori che di notte andavano nei paraggi a pescare, asseriscono di aver sentito provenire da quel luogo dei suoni melodiosi, e quasi contemporaneamente un arco si riempiva di luce velata. Altri poi, asseriscono di avere visto distintamente all’interno di quest’arco la luce prendere le sembianze di una figura con il capo cinto d’alloro intenta a declamare alcuni versi poetici, suonando una cetra. I pescatori, poi, una volta a terra sarebbero stati in grado di declamare frammenti di quello che avevano udito.
Scoprendo poi che quei versi appartenevano a dei brani dell’Eneide, lo sconcerto era maggiore.
Verità o Leggenda?