Sabato 28 Maggio ore 20.00
Una interessante visita guidata teatralizzata notturna è stata organizzata dal Touring Club Italiano, alla Chiesa dei Santi Severino e Sossio. La visita permetterà di conoscere una delle chiese più importanti della città
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San Severino ha una storia antichissima.
Il monastero fu fondato nel X secolo dai monaci benedettini, quando, per le temute incursioni saracene, abbandonarono il vecchio monastero, situato sulla collina di Pizzofalcone, portando anche le reliquie di San Severino e lì vi trasferirono le reliquie di San Sossio, compagno di martirio di San Gennaro, rinvenute tra i ruderi del castello di Miseno.
Solamente nel 1490 Francesco Mormando segnò le basi per quella che sarebbe stata la moderna chiesa che fu ultimata il secolo seguente da Giovanni Francesco di Palma.
L’interno, con pianta a croce latina, è ad unica navata ai lati della quale si impostano sette meravigliose cappelle. In apice l’abside rettangolare, molto profonda, ospita l’altare di Cosimo Fanzago (1640) e la balaustra del presbiterio.
Nel 1783 l’altare maggiore subì modifiche per opera di Giacomo Mazzotti.
La cupola, disegno di Sigismondo Coccapani, con i suoi affreschi fiamminghi, fu eretta nel 1561.
Le ampie decorazioni del soffitto sono geometricamente ripartite mediante modanature in stucco (opera d Giuseppe Scarola).
Elaboratissimo il coro ligneo in noce, concluso nel 1573, fu progettato nel 1560 da Benvenuto Tortelli da Brescia; per gli intagli e l’ornato presto divenne un modello da imitare.
Imponente sull’opera di Tortelli si staglia il monumentale organo. Una vera meraviglia, nello spettacolare contesto napoletano, che con i sui 374 m² di affreschi (seconda metà del ‘600), gli intarsi lignei ricchissimi (‘500) e i
preziosi pavimenti cosmateschi (vennero impiegati marmi di 14 provenienze diverse dalla Spagna alla Turchia) si conferma quale fulgido gioiello d’arte e storia; espressione del fasto e della ricchezza dei committenti religiosi e privati.
Le opere d’arte custodite nell’edificio vanno dal XVI al XVIII secolo.
Tra le cappelle si distingue per pregio la cappella Medici di Gragnano.
Nella zona dell’abside si ricordano la cappella Sanseverino e quella di Girolamo Gesualdo.
Un corridoio del XV sec., dall’antisagrestia conduce alla chiesa Inferiore rinascimentale curata da G. F. Mormando nella quale sono numerose tombe del ‘500.
(dal web)