Trentasette minuti: tanto è durata la gara di sabato tra il Napoli e il Torino. Questi sono, infatti, i minuti che hanno impiegato gli uomini di Spalletti a distruggere la vana resistenza dei granata, salvo poi lasciare l’esito dell’incontro, formalmente, in bilico per la rete di Sanabria in chiusura di prima frazione.
Protagonista dell’incontro è stato il centrocampista camerunense Zambo Anguissa: la prepotente forza fisica, unita ad una ottima qualità di base, del gigante azzurro hanno permesso al Napoli di iniziare la partita con il piede giusto. I suoi primi due gol in campionato ne descrivono perfettamente le caratteristiche: potente e preciso colpo di testa al minuto sei, su assist di Mario Rui, e irresistibile cavalcata di 50 metri al minuto 12.
Groggy, il Toro ha provato a reagire: i padroni di casa hanno prima chiuso tutti i buchi, e poi colpito in contropiede con Kvara che ha chiuso la gara al minuto 37 dopo una splendida cavalcata solitaria, ispirata da Zielinski.
Il peccato (o la maturità?) del Napoli è stato quello di iniziare a gestire il comodo vantaggio: questo ha permesso ai granata di accorciare con il già citato gol di Sanabria.
Nella ripresa i partenopei hanno lasciato il pallino (solo quello) ai ragazzi di Juric. Il tecnico serbo si è reso protagonista prima di una protesta plateale che gli è costata una giusta espulsione e poi di una conferenza stampa da ridere, fantasticando di un Toro padrone del campo in una gara finita dopo mezzora.
La vittoria proietta i napoletani al comando, in coabitazione con la sorprendente Atalanta, risorta dalle sue ceneri e rinnovata nello spirito da Gasperini. Continua ad arrancare paurosamente l’Inter, battuta in casa dalla Roma, tiepidi segnali di risveglio della Juve che ha battuto senza problemi un modesto Bologna. Il campionato è equilibrato e vibrante, vince anche il Milan nel recupero ad Empoli mentre la Lazio strapazza lo Spezia.
I tre punti conquistati consentono agli azzurri di preparare con tranquillità la fondamentale gara di Amsterdam, in programma martedì, valida per il terzo turno di Champions. Il primato in classifica nella massima competizione europea consegna a Spalletti un’ occasione molto ghiotta per mettere in ghiaccio la qualificazione, in un girone duro, seppur la gara con i lancieri si prospetta difficile e ricca di insidie per la grande qualità a disposizione del tecnico dei biancorossi.
Sarà ancora assente Victor Osimhen, comunque ben sostituito dalla staffetta Raspadori-Simeone. Toccherà probabilmente all’argentino guidare l’attacco azzurro nell’arena olandese, un risultato positivo spalancherebbe, di fatto, le porte degli ottavi.
Nel prossimo turno di campionato si farà visita alla neopromossa Cremonese, avversario tutt’altro che irresistibile, ancora a secco di vittorie e penultimo in graduatoria: niente scherzi.